editorial design (progettazione di cataloghi, libri, riviste, blog, websites)
social media design (progettazione della comunicazione e dei contenuti veicolati su Instagram, Facebook, Linkedin, etc.)
web design (progettazione di siti internet)
exhibit design (progettazione degli arredi e della segnaletica di un’evento)
visual identity design (progettazione della comunicazione visiva di un brand/ente/prodotto/soggetto..)
Provo a spiegare il tipo di progetto basilare che, coscienti o meno, tutti avete visto più e più volte nella vostra quotidianità: la progettazione dell’identità visiva.
Pensate al vostro designer di moda preferito, al supermercato di fiducia o semplicemente al vostro mezzo di trasporto. Ognuno di questi ha un logotipo e uno schema cromatico: questi sono due elementi della loro complessa e strutturata identità visiva, che contribuiscono a renderli sempre riconoscibili a colpo d'occhio.
Operativamente, progettare un’identità visiva (visual identity) implica:
determinare alcuni aspetti strategici (obiettivi, scenario, target, analisi dei competitor, posizionamento, vision, mission, purpose, unique selling proposition, unique value proposition, valori)
determinare gli elementi basilari per la comunicazione (naming, tagline, tono di voce, concept)
progettare la parte visiva (caratteri tipografici, marchio, colori, stile dell’immagine/fotografia)
progettare ed applicare il visual design ai supporti necessari (web site, social media, materiali istituzionali, materiali pubblicitari, produzioni editoriali, gadget..)
Un visual communication designer progetta e gestisce tutto (o quasi) quello che determina l’immagine e la comunicazione di un soggetto/prodotto. Su progetti di grande scala si è soliti lavorare in team, mentre su piccoli progetti ci si affida a collaboratori esterni solo per delle parti estremamente tecniche di sviluppo o produzione.
In primo luogo, ho sviluppato un concept a cui legare la narrazione e lo sviluppo dell’identità visiva, così da poter progettare in maniera mirata ed attinente alle intenzioni comunicative del cliente.
Dopo aver definito il visual sono stati sviluppati i materiali utili:
Il progetto si è concluso con la produzione dei materiali definitivi. Per i supporti fisici è stato predisposto il capitolato per la produzione (tecnologia di stampa, selezione della carta, formati, quantità etc.); sono stati effettuati i test preliminari (prove colore e verifica dell’avviamento stampa); è stata seguita la confezione dei gadget e l’applicazione della segnaletica direzionale. Parallelamente i materiali digitali sono stati ottimizzati e adattati alle specifiche tecniche fornite dai molteplici mezzi di comunicazione su cui sarebbero stati pubblicati.
Questo è un mio tentativo di chiarire quali sono le cose di cui mi occupo, può sicuramente essere ampliato e rivisto a seconda delle esperienze di ognuno. Se vi va di condividerle, potete commentare il post su instagram :)
Progetto realizzato per Esploratori dello Spazio
… Ah e cosa sarebbe?
Quindi fai moda?
Ah no.. sei architetto?
Eccoci qua, cerco di chiarire questo dilemma che attanaglia perlomeno molti miei conoscenti stretti. Quello che ho studiato e di cui mi occupo consiste nel curare l’immagine ed il modo in cui si comunica un soggetto o un progetto, ad esempio: un artista, un artigiano, un’azienda, un brand, un negozio, un professionista, un ente culturale, un museo, una mostra, un prodotto, un servizio.
Cosa intendo per “come” si comunica un soggetto.
L’immaginario, i principi e le intenzioni che costituiscono un progetto non sono fisicamente visibili: affinché vengano percepite dall’utente finale (il cliente, il destinatario del messaggio) devono essere tradotte in maniera chiara e facilmente digeribile. Quindi un soggetto si comunica tramite la trasposizione delle sue idee in messaggi coerentemente studiati, tradotti visivamente e veicolati strategicamente sui mezzi di comunicazione.
Ci sono svariate tipologie di servizi e strumenti che possono essere impiegati, ad esempio:
editorial design (progettazione di cataloghi, libri, riviste, blog, websites)
social media design (progettazione della comunicazione e dei contenuti veicolati su Instagram, Facebook, Linkedin, etc.)
web design (progettazione di siti internet)
exhibit design (progettazione degli arredi e della segnaletica di un’evento)
visual identity design (progettazione della comunicazione visiva di un brand/ente/prodotto/soggetto..)
Provo a spiegare il tipo di progetto basilare che, coscienti o meno, tutti avete visto più e più volte nella vostra quotidianità: la progettazione dell’identità visiva.
Pensate al vostro designer di moda preferito, al supermercato di fiducia o semplicemente al vostro mezzo di trasporto. Ognuno di questi ha un logotipo e uno schema cromatico: questi sono due elementi della loro complessa e strutturata identità visiva, che contribuiscono a renderli sempre riconoscibili a colpo d'occhio.
Operativamente, progettare un’identità visiva (visual identity) implica:
determinare alcuni aspetti strategici (obiettivi, scenario, target, analisi dei competitor, posizionamento, vision, mission, purpose, unique selling proposition, unique value proposition, valori)
determinare gli elementi basilari per la comunicazione (naming, tagline, tono di voce, concept)
progettare la parte visiva (caratteri tipografici, marchio, colori, stile dell’immagine/fotografia)
progettare ed applicare il visual design ai supporti necessari (web site, social media, materiali istituzionali, materiali pubblicitari, produzioni editoriali, gadget..)
Un visual communication designer progetta e gestisce tutto (o quasi) quello che determina l’immagine e la comunicazione di un soggetto/prodotto. Su progetti di grande scala si è soliti lavorare in team, mentre su piccoli progetti ci si affida a collaboratori esterni solo per delle parti estremamente tecniche di sviluppo o produzione.
Riporto l’esempio di un progetto che ho seguito. (immagini a seguire)
Il cliente è arrivato da noi con delle necessità:
In primo luogo, ho sviluppato un concept a cui legare la narrazione e lo sviluppo dell’identità visiva, così da poter progettare in maniera mirata ed attinente alle intenzioni comunicative del cliente.
Dopo aver definito il visual sono stati sviluppati i materiali utili:
Il progetto si è concluso con la produzione dei materiali definitivi. Per i supporti fisici è stato predisposto il capitolato per la produzione (tecnologia di stampa, selezione della carta, formati, quantità etc.); sono stati effettuati i test preliminari (prove colore e verifica dell’avviamento stampa); è stata seguita la confezione dei gadget e l’applicazione della segnaletica direzionale. Parallelamente i materiali digitali sono stati ottimizzati e adattati alle specifiche tecniche fornite dai molteplici mezzi di comunicazione su cui sarebbero stati pubblicati.
Questo è un mio tentativo di chiarire quali sono le cose di cui mi occupo, può sicuramente essere ampliato e rivisto a seconda delle esperienze di ognuno. Se vi va di condividerle, potete commentare il post su instagram :)
Lascio qui #4 siti da sbirciare per approfondire:
Progetto realizzato per Esploratori dello Spazio
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